domenica 20 aprile 2008

Walkin blues

I woke up this mornin', feelin' round for my shoes
Know 'bout 'at I got these, old walkin' blues
Woke up this mornin', feelin' round for my shoes
But you know 'bout 'at I, got these old walkin' blues



- Blues summit 12 aprile 2008 -

Quando ci si trova per una serata blues come questa non è che servono tanti giri di parole...appena qualcuno accenna un giro blues con uno strumento qualsiasi...si parte e si suona il blues!
C'è che suona un po' di delta, chi va a Chicago...ma il blues è il blues...ti prende e non ti molla più, ti viene voglia di cantare, di battere le mani, di bere una birra, di ballare, di ridere, di suonare qualcosa, non so, però rimanere indifferenti è impossibile...è come una malattia...sì perchè devo essere stata contagiata...Il blues è arrivato così, un giorno, per caso…o il destino, chi lo sa…e l’ho un po’ conosciuto, l’ho un po’ capito…e mi piace…è profondo e caldo e pieno…non mi starò innamorando, vero? Se questo significa non poterne fare a meno, pensarci in continuazione e non vedere l’ora di cantarlo allora sì…E sarà per questo che me sto a parlare di lui a quest’ora della notte…e come farei ormai senza? Non lo conosco ancora troppo bene ma dev’essere stato un colpo di fulmine!

Vero


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le Roy Jones diceva: ""Ognuno cantava un blues differente, e ne esistevano tanti. Erano i cantanti che determinavano come si dovesse cantare. Il blues nacque come musica che si cantava per le proprie esigenze - musica occasionale; questa fu la sua forza e al contempo la sua debolezza"...Il blues è una famiglia, una di quelle grandi, allargate..ognuno dà il suo contributo, alla sua maniera, con il suo stile...capita anche a me di essere lì...nel pieno della notte...e non avere in mente altro se non quelle sporche e benedette dodici battute...e non puoi farne a meno, una volta che ti prende, una volta che entri nella "famiglia"...la famiglia è parte di te...

Anonimo ha detto...

cari amici,

una birra me la bevo sempre volentieri ascoltando la vostra musica.. l'atmosfera mi coinvolge, i suoni mi catturano, l'anima si distende... non sono un esperto.. ma mi piace sentirmi parte della vostra "famiglia"!

Jimbo ha detto...

Ricordo ancora la prima volta che incontrai il blues.
Stavo studiando chitarra con un metodo per chitarra rock e lì, nel bel mezzo delle tablature, mi si presenta questa frase:
"Ed ora il nonnetto del rock, il genere da cui deriva: il blues. Ecco uno shuffle in 12 battute"
Imparai quello shuffle inghiottendo con avidità ogni nota.
In seguito, il metodo per chitarra rock lo abbandonai e iniziai a rimpinzarmi di BB King, Muddy Waters, ma soprattutto Eric Clapton.
E' per questo che dico che il blues è la musica dei predestinati: puoi arrivare da qualsiasi posto, da qualsiasi genere musicale, ma il blues ce l'hai dalla nascita e lo riconosci subito quando lo incontri: scorre nelle tue vene e non è possibile estirparlo, neanche volendo! Puoi cercare sovrastarlo sintonizzando la radio su altra musica ad alto volume, puoi cercare di soffocarlo con un cuscino, ma lui è sempre lì.
Ragazzi, siamo predestinati! Questo è incoraggiante!
Difendiamo con tutte le forze il nostro groove, non lasciamo che venga ridicolizzato o che noi stessi lo sminuiamo!
Siamo in pochi, soprattutto in Italia, e questo può farci sentire come le mosche bianche, ma fatemi riprendere una vecchia frase di Tolkien: "Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso". E noi dobbiamo seguire le nostre passioni finchè Dio ce lo concederà.
Fatto sta comunque che il blues non ci abbandonerà mai, che lo vogliamo o no!